AGRIGENTO. «Nessuno si permetta di dire che ho fatto sparire i soldi, da sei anni ci ho rimesso tempo e denaro. Ho sottratto risorse alla mia famiglia e alle mie attività, non consento a nessuno di dire il contrario». Il presidente dell’Akragas, Silvio Alessi, dopo mesi di silenzio mediatico, lancia ”l’operazione verità” e con tanto di bilanci e documenti alla mano illustra presente, passato e futuro del club agrigentino che sembra a un bivio.
«Mi sono stancato di sentire dire che vado in giro con l’autista grazie ai soldi dell’Akragas e che mi sono intascato i soldi dell’Enel, la realtà – ha detto Alessi in quasi un’ora di intervento davanti ai cronisti presenti – è che ho commesso un grave errore. Dovevo tirarmi indietro quando siamo stati promossi in Lega Pro, dovevo andare via da vincitore come hanno fatto altri. Invece sono rimasto perché Marcello Giavarini ha voluto che ci fosse una presenza agrigentina. Da allora ho investito un sacco di soldi e di tempo per salvare l’Akragas, ottenendo in cambio insulti e contestazioni».
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