AGRIGENTO. Si aspettava la svolta, è arrivata la beffa. L’Akragas, dopo avere accarezzato il sogno della prima vittoria stagionale, si deve arrendere alla rimonta del Rende che in pochi minuti pareggia e si porta in vantaggio sfiorando persino la rete del 4-2.
Alla fine arriva la quarta sconfitta in altrettante gare ufficiali della stagione e la contestazione dei tifosi che intonano cori di insulto contro il presidente Silvio Alessi che, a fine gara, minaccia di lasciare. Il Rende mostra subito le sue intenzioni serie e nei primi dieci minuti impedisce all’Akragas di superare il centrocampo. La prima azione è di marca calabrese e arriva dai piedi di Gigliotti che si fa neutralizzare il tiro da Vono in uscita. Allentata la pressione degli ospiti la formazione agrigentina si fa vedere in avanti. Una progressione di Longo costa ai calabresi un calcio di rigore: Laaribi atterra il numero 10 agrigentino proprio mentre entrava in area ma con entrambi i piedi sulla linea. Sul dischetto va Salvemini che realizza con freddezza. Sbloccato il risultato l’Akragas prende coraggio e al 18’ è Parigi, per due volte in pochi secondi, ad andare vicino al raddoppio. Prima, servito da Salvemini, si fa chiudere la traiettoria del tiro da Blaze. Sul successivo calcio d’angolo, di testa, spedisce il pallone leggermente alto. Nel momento migliore dell’Akragas, però, arriva il pareggio del Rende. E da lì la sconfitta.