AGRIGENTO. La Fortitudo Agrigento saluta la Coppa Italia. I biancazzurri non superano il primo step e dicono addio all’ambiziosa competizione. Nella città del basket, Agrigento cede il fianco alla Virtus Bologna (95-63). Non una partita semplice, i biancazzurri resistono soltanto per mezz’ora poi succede quello che in questa stagione, purtroppo, sta diventando una cattiva abitudine: la Moncada si smarrisce. Il passivo è pesante, Agrigento subisce uno dopo l’altro i canestri della Virtus e di reagire proprio non ne vuol sapere.
Alla vigilia della grande sfida, Chiarastella diceva «serve chimica e concentrazione». L’alchimia è durata solo mezz’ora, poi il disastro. Ciani le ha provate tutte, cambiando in corsa modulo e uomini. Niente, la Fortitudo – orfana di De Laurentiis – nel finale ha solo rattoppato e mai più giocato. I tifosi mettono sul banco degli imputati Damen Bell Holter, l’americano si difende sui social, ma non è l’unico problema del roster di Agrigento. Lo statunitense ha sbagliato approccio, ma non è stato il solo. La Virtus ha vinto anche nelle percentuali, da tre i padroni di casa hanno sbagliato poco e niente.
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