AGRIGENTO. «Restare all’Akragas? Solo se c’è una società sana e compatta. In caso contrario non credo sia il caso di metterci ancora la faccia». L’amministratore delegato Peppino Tirri, all’indomani dell’appello del direttore sportivo Salvatore Catania che, sull’onda dell’entusiasmo per la vittoria nel derby col Catania gli aveva chiesto pubblicamente di ritirare le dimissioni, non chiude la porta ma neppure la apre.
«In questo momento continuo solo ad occuparmi delle questioni amministrative e federali – spiega – perché se non me ne dovessi occupare io la società si fermerebbe. La situazione mi ha abbastanza stancato. Credo che nessuno sarebbe riuscito ad allestire un organico che lotta per salvarsi con un organico così risicato. Ho rassegnato le mie dimissioni all’assemblea dei soci e attendo le loro decisioni in merito alla sostituzione».
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