AGRIGENTO. «Onestamente non ho ben capito quali siano i problemi della dirigenza. Non credo che tutto possa saltare solo perché abbiamo chiesto una assicurazione di poche migliaia di euro. In ogni caso se ci sono dei problemi mi contattino, ne parleremo e li risolveremo. Nessuno ad oggi me li ha manifestati». Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, interviene così nella polemica sotterranea fra la dirigenza dell'Akragas e il Comune. Al centro di tutto, ancora una volta, c'è il progetto legato all'impianto di illuminazione la cui mancanza rischia di compromettere la disputa delle partite casalinghe per la prossima stagione.
Sindaco, tutto sembrava risolto con l'approvazione da parte del consiglio comunale della convenzione legata alla gestione dello stadio. La dirigenza ufficialmente non si è espressa sul punto ma è chiaro a tutti che non sono stati graditi gli emendamenti…
«Gli emendamenti sono del tutto insignificanti, si chiede solo di stipulare un'assicurazione rispetto alla nostra fiudeiussione perché il nostro Comune va tutelato visto che ha 54 milioni di euro di debiti e non può più esporsi. Alla società non costa nulla. Da subito la dirigenza può chiedere il mutuo al credito sportivo. Mi preme, però, fare una premessa».
Prego....
«Fin dal giorno del mio insediamento ho dato assoluta disponibilità alla dirigenza perché dopo trenta anni ha riportato il calcio in una dimensione di professionismo che tutti aspettavamo. Attraverso l'Akragas si fa girare il nome di Agrigento in Italia e per questo ho avallato tutti i progetti del club. Questo va detto perché sarebbe assurdo, anche implicitamente, far passare il messaggio che la colpa è mia o della giunta».
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