AGRIGENTO. «Come si esce da questo momento di difficoltà? Con lavoro, sacrificio e volontà. E poi non dimentichiamo che fra un mese si apre il mercato e dobbiamo rinforzare la squadra». L'amministratore delegato dell'Akragas Peppino Tirri rompe il silenzio e analizza il difficile momento della formazione agrigentina. Incassate le tre sconfitte consecutive (contro Casertana, Martina Franca e Lecce) la squadra di Legrottaglie deve rituffarsi nel campionato con un calendario complicatissimo. Le prossime due gare sono da brividi. Domenica allo stadio Esseneto arriva il Foggia e sei giorni più tardi è in programma la trasferta di Messina. «Dobbiamo cercare di fare più punti possibili. Non abbiamo mai perso di vista il nostro reale obiettivo che è quello della salvezza. Stiamo attraversando un momento difficile ma era scontato che lo avremmo vissuto nel corso della stagione. Dobbiamo restare lucidi e cercare di superarlo». La squadra ieri pomeriggio si è allenata allo stadio Esseneto disputando una partitella. Fra i giocatori "monitorati" ci sono Almiron e Madonia. I due big del mercato estivo per ragioni diverse non hanno reso e sono diventati bersaglio dei tifosi che dopo la gara contro il Lecce hanno contestato la squadra in maniera accesa. L'argentino, in queste prime tredici giornate, è stato utilizzato con il contagocce per vari problemi fisici. Madonia ha invece giocato ma non è mai riuscito a incidere. Fino ad oggi una sola rete realizzata alla seconda giornata col Monopoli. Alla contestazione dei tifosi si sono aggiunte la sostituzione nell'intervallo e la critica in sala stampa del presidente del Cda Silvio Alessi. Pensare che possa restare anche dopo la finestra invernale del mercato è assai improbabile. "È un giocatore di grande esperienza e con ottime qualità, - aggiunge Tirri - non a caso ha mantenuto una media di quindici reti a campionato in Lega Pro. Purtroppo è stato fermato anche da problemi fisici ma ha le qualità per venire fuori subito da questo momento difficile e dare il suo contributo".