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Akragas, pareggio e rimpianti: un rigore rovina il finale

AGRIGENTO. Un'Akragas bella a metà sfiora il terzo successo consecutivo in trasferta e torna ad Agrigento con un solo punto. Allo Scopigno di Rieti finisce 1-1 contro la Lupa Castelli Romani, con gli uomini di Legrottaglie in vantaggio dopo appena 6' con Zibert e raggiunti su rigore da Volpe al 78'. Nonostante il quarto risultato utile consecutivo in trasferta, resta il rammarico per non aver sfruttato un'occasione importante per salire in classifica. Ad un primo tempo dominato per lunghi tratti e giocato per in controllo, ha fatto da contraltare una ripresa con un atteggiamento troppo attendista, nel quale Capuano e compagni si sono affidati troppo al contropiede. Questo nonostante mister Legrottaglie avesse messo forze fresche in attacco fin dai primi minuti del secondo tempo, a dimostrazione del fatto che il gol di vantaggio non era certo un bottino sufficiente per stare tranquilli fino al 90'.

Il tecnico dell'Akragas è sceso in campo con un 4-3-3 che si è dimostrato efficace soprattutto in avvio, con Zibert che ha creato scompiglio nella retroguardia avversaria mettendo a dura prova la coppia di centrali Petta e Aquaro. In difesa Scrugli e Marino hanno creato una diga davanti a Vono, costringendo la Lupa Castelli ad allargare costantemente il gioco sulla fasce per cercare di arrivare al tiro. La perfetta prestazione difensiva di Scrugli è stata macchiata dal fallo da ultimo uomo su Siclari che ha portato all'espulsione diretta e al rigore del pareggio. Molte le proteste del giocatore in occasione dell'episodio: forse eccessiva l'espulsione, ma il fallo da rigore è sembrato netto ed incontestabile. Nel dopo gara il tecnico Legrottaglie non ha cercato alibi per l'episodio, condannando l'errore a difesa schierata che ha consentito all'attaccante avversario Siclari di entrare in area.

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