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Akragas, Alessi duro: «Nessun tabù Esseneto»

Il presidente: «Ma quale maledizione, fuori casa ci sono meno pressioni. forse Abbiamo abituato male il pubblico»

AGRIGENTO. "Non chiamatela maledizione dello stadio Esseneto». Il presidente del Cda dell'Akragas, Silvio Alessi, scaccia via superstizioni e tabù che qualcuno inizia a tirare fuori dopo due sconfitte in altrettante partite nel proprio stadio. L'11 ottobre, giorno dello storico ritorno a casa dopo l'esilio a Trapani necessario per adeguare l'impianto, la formazione di Nicola Legrottaglie era caduta per due a zero sbagliando completamente partita contro la Fidelis Andria. Risultato uguale e prestazione forse peggiore sabato pomeriggio contro la Juve Stabia. «Non creiamo tabù - ha commentato Alessi - perché non avrebbe senso e non parliamo neppure di brutto momento perché fino alla scorsa settimana eravamo per tutti la squadra rivelazione, adesso non possiamo essere diventati una squadra scarsa. Abbiamo, però, fatto una partita molto brutta e su questo dobbiamo riflettere e fare un'analisi».

La classifica dell'Akragas fra le mura amiche non sorride affatto agli agrigentini che in quattro partite hanno racimolato appena sei punti, meno della metà dei 13 complessivi e tutti al provinciale di Trapani. In questa speciale classifica l'Akragas sarebbe undicesima.

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