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L’Akragas torna all’Esseneto, la festa è d’obbligo

Arriva l’Andria, una delle sorprese del campionato. Legrottaglie pensa al 4-3-3, Almiron ancora in dubbio: «L’euforia può solo fare bene, ma la gara è difficile»

AGRIGENTO. Il giorno atteso trenta lunghi anni è arrivato: Agrigento torna a ospitare una partita di calcio professionistico. L’ultima volta si chiamava C1, adesso si chiama Lega Pro unica. L’Akragas di Nicola Legrottaglie, dopo avere ottenuto in settimana l’autorizzazione per utilizzare l’«Esseneto» che per l’occasione è stato tirato a lucido oltre che adeguato a tutte le prescrizioni federali, questo pomeriggio affronta l’Andria. Sarà una sfida fra due grandi protagoniste del calcio professionistico del passato che adesso tentano di risalire la china.

«Sarà soprattutto – osserva Legrottaglie – un confronto fra le due sorprese del campionato». Gli agrigentini dopo tre vittorie consecutive sono balzati al secondo posto, a un punto dalla Casertana. Una lunghezza sotto c’è l’Andria, arrivata con largo anticipo in Sicilia, che ha svolto la seduta di rifinitura al centro sportivo di Torre del Grifo, a Catania. «Ci vorrà una grande prestazione – aggiunge il tecnico – per fare risultato contro l’Andria. È una squadra tosta, di categoria e con un ottimo attacco. Se hanno battuto il Lecce e il Matera vuol dire che possono giocarsela contro chiunque».

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