AGRIGENTO. La politica di sostegno allo sport da parte dell’amministrazione comunale passa per l’affidamento ai privati. Niente più strutture da gestire o manutenzioni da effettuare, niente più interventi straordinari, regolamenti e problematiche legate alla gestione. Oltre quaranta strutture, alcune mai del tutto completate, altre mai utilizzate a pieno e forse nemmeno aperte, saranno affidate alla gestione dei privati. È questo l’indirizzo politico ufficiale della giunta municipale di Agrigento. A renderlo noto, sono stati il sindaco Lillo Firetto e l’assessore Giovanni Amico.
I due dal momento dell’insediamento, si sono trovati difronte a una situazione disastrosa, che va avanti da decenni: impianti sportivi chiusi e per ragioni tutte da analizzare. Strutture «vecchie», trascurate, spesso anche pericolose. Il censimento degli impianti sportivi, «fotografa un’impiantistica che necessita di nuovi investimenti». Lo ha detto il sindaco Firetto, dopo avere analizzato le rilevazioni effettuate in questi mesi dagli uffici del Comune. Agrigento conta più di 40 impianti sportivi, «numero ragguardevole che ha stupito anche noi – ha sottolineato Firetto. Parliamo di strutture comunali (tra cui palestre e piscine) che non possono essere utilizzate perché chiuse, inagibili e da ristrutturare». Il censimento, con un quadro su stato, pertinenze e condizione energetica degli impianti, ha costretto il sindaco a prendere una decisione forse drastica, ma sicuramente necessaria. Tutti gli impianti verranno messi a bando e affidati a chi «vorrà prendersene cura, garantendo lo scopo sociale».
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia