AGRIGENTO. La festa è iniziata allo stadio di Roccella Jonica, è proseguita nella Salerno-Reggio Calabria, nel traghetto per Messina, nelle due autostrade che la collegano con Agrigento e infine in città fino alle 2 del mattino prima in piazza Stazione e poi allo stadio con i fuochi d’artificio. La lunga notte dell’Akragas è un autentico delirio. Giocatori, staff tecnico e migliaia di tifosi hanno saltato insieme, festeggiato e poi scattato foto ricordo. La città dopo trenta anni si riappropria della terza serie calcistica. La Lega Pro ritrova una squadra che fino a due anni fa era ritenuta una «nobile decaduta». E adesso tutti a pensare al futuro del club agrigentino. Il presidente Silvio Alessi ha preso carta e penna e ha ringraziato tutti con una nota. «La gioia vissuta in Calabria e, in piena notte, ad Agrigento – ha commentato ieri – è stata il coronamento di una stagione esaltante e ricca di emozioni. L’Akragas in Lega Pro è il sogno che si avvera, una vittoria per i tifosi, per gli sportivi e per la città tutta».