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«Akragas-day», novanta minuti per un sogno

La squadra ad un passo dal ritorno nella terza serie che manca dal lontano 1985. Bisogna portare a casa almeno un punto contro l'Hinterreggio

AGRIGENTO. Novanta minuti che valgono trenta anni di storia. Dal lontano 1985 l'Akragas non ha più riassaggiato la terza serie. Da allora è stata abolita la distinzione fra serie C1 e C2. La Lega Pro unica raggruppa le retrocesse dalla B e le promosse dalla D. Dall'Eccellenza alla Lega Pro in appena tre anni. Per tanti è un sogno che sta diventando realtà.

La formazione agrigentina per staccare il biglietto per la terza serie deve portare a casa almeno un punto contro l'Hinterreggio. Si potrebbe festeggiare persino con una sconfitta se il Rende, che ospita la Leonfortese, non dovesse andare oltre il pareggio. L'euforia attorno alla squadra è al massimo. All'allenatore Vincenzo Feola, come sempre, spetta il compito di gettare acqua sul fuoco. «Siamo contenti di avere l'opportunità di scrivere una pagina storica del calcio agrigentino ma al tempo stesso - commenta il tecnico - siamo sereni e consapevoli delle nostre possibilità. Vogliamo tornare a casa con almeno un punto per chiudere il discorso legato alla promozione».

 

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