AGRIGENTO. La solidarietà all'allenatore dell'Akragas Vincenzo Feola, al quale nella notte fra sabato e domenica è stata incendiata l'auto, si estende anche all'estero. «A pochi giorni dal vile atto nei confronti dell'allenatore dell'Akragas Vincenzo Feola e succesivamente agli incontri della società con prefetto e forze dell'ordine per ristabilire verità, - scrive Lello Casesa, responsabile dell'Akragas per i rapporti con i siciliani con l'estero - arriva la solidarietà dai club "Akragas nel mondo" costituiti in alcuni paesi esteri». Casesa aggiunge: «L'iniziativa è stata pianificata da alcuni mesi d'intesa con il presidente Silvio Alessi, abbiamo sviluppato una rete di solidarietà dai numerosissimi tifosi siciliani ed agrigentini residenti all'estero».
I presidenti dei club aperti in America, Belgio, Argentina e Australia hanno lanciato un messaggio a Feola dal contenuto abbastanza esplicito: «Non mollare». «I club all'estero sono in continua crescita - aggiunge Lello Casesa -. Riceveranno la sciarpa dell'Akragas, il materiale promozionale della squadra e il materiale promozionale della Sicilia». L'idea presto si allargherà con l'intenzione di diffondere all'estero il marchio Akragas. «Prossimamente - conclude Casesa - verrà presentata alla stampa l'iniziativa "Akragas nel mondo" per spiegare nel dettaglio il regolamento che disciplina la costituzione dei singoli club e diffondere sempre l'amore per l'Akragas e soprattutto per la Sicilia ed Agrigento». Intanto la squadra cerca di ripartire e tornare alla normalità parlando solo di calcio e dimenticando l'episodio che ha minato la tranquillità dell'ambiente. Domenica è in programma la trasferta in casa della Nuova Gioiese. Feola dovrà fare i conti con due assenze particolarmente pesanti.
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