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Akragas-Torrecuso, si «respira» l’attesa

AGRIGENTO. L'ex tecnico Pino Rigoli, in una delle prime apparizioni nelle emittenti televisive campane dopo l'approdo all'Agropoli, definisce l'Akragas "la squadra da battere". La formazione di Vincenzo Feola, intanto, deve rincorrere e domenica è pressoché obbligata a vincere se non vuole allungare troppo il distacco dalla capolista Torrecuso che guida la classifica con sei punti di distacco dagli agrigentini. "Non è certo il Savoia dello scorso anno", ha sentenziato il presidente Silvio Alessi subito dopo il fischio finale della sfida contro la Frattese vinta tre a due dalla sua squadra. Ma l'aria che si respira è già quella dell'ultima spiaggia.

"Torrecuso? E' una partita importantissima, - commenta il direttore sportivo Ernesto Russello - ma se hai un obiettivo, che è quello di vincere il campionato, tutte rappresentano delle finali e questa gara forse rappresenta ancora di più". Anche se Russello ha detto più volte che la prima squadra di cui chiede il risultato a fine gara è l'Agropoli, in questo momento gli tocca fare i conti col Torrecuso protagonista di una fuga durata undici giornate.

 

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