In una gara intensa, ricca di capovolgimenti di fronte ben arbitrata da Gangi e dai suoi collaboratori, merita l' attenzione l' azione del Carini sviluppatasi al 70', perché proprio quell' azione è stata la chiave di volta della gara. Siamo sul vantaggio del Carini, il Raffadali proiettato in massa in avanti apre la maglie ad un contropiede che inizia da Sposito Ant che scambia con Virga e si trova tutto solo davanti a Gambino, può fare di tutto, escluso quello che ha fatto e cioè tirare addosso a Gambino in uscita con in piedi. Poteva essere il gol, perché la posizione era ideale, che poteva chiudere la partita. Così non è stato e ora commentiamo un'altra gara il cui epilogo, inaspettato, ha fatto arrabbiare non poco il clan carinese che già incominciava ad assaporare il gusto della vittoria sulla capolista. Il Raffadali, dall' alto dell' esperienza di parecchi suoi uomini, ha avuto il merito di insistere sempre approfittando dei due momenti di meno concentrazione della difesa che ha lasciato solo, al 73' Unniemi che ha avuto il tempo di stoppare la palla di testa e prodursi, in area piccola, in una rovesciata con la sfera che si insacca alle spalle dell' incolpevole Militello e all' 87' quando il moto perpetuo Martino effettua un lungo lancio dalla metà campo e Clemente di testa, quasi indisturbato, mette la pelle nel sette. Immeritata comunque la sconfitta per il carini che era passato in vantaggio al 24' con un colpo di testa di Di Leo, in area, su una punizione effettuata con una rabona da Calascibetta.