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Akragas in altalena: segna, subisce la rimonta e trova un punto in dieci

Due vittorie e due pareggi. Finora, il bilancio dell'Akragas targato Feola non è certo da gettare alle ortiche, ma nemmeno tale da far lustrare gli occhi. Lui lo sa, per questo, seppur non denigrando il pari per due a due rimediato a Mugnano, chiede qualcosa in più ai suoi uomini. "Sono contento per la reazione mostrata nel corso del secondo tempo - afferma il tecnico dell'Akragas -. Nonostante l'inferiorità numerica che ci ha condizionato per circa un'ora, ho visto la mia squadra capace di riaversi nel corso della ripresa, mostrando di non voler soccombere ad un avversario che, dal canto suo, portatosi in vantaggio, si è affidato solo ed esclusivamente alle ripartenze. Sono soddisfatto, perché non era facile dato il grande valore della Neapolis, una compagine che stimo enormemente, nonostante non si parli di essa con favore". Dopo gli elogi ai suoi, ecco però che arriva la ramanzina. "Non so perché, prima di scuoterci, dobbiamo sempre rimediare uno schiaffone - si chiede Feola -. Non è possibile attendere di andare sotto per poi reagire; occorre più rabbia. Dobbiamo dimenticare i nomi di rilievo che abbiamo, e concentrarci sulla ricerca di una mentalità rinnovata. Occorre più rabbia e cattiveria, altrimenti non si va da nessuna parte".

 

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