AGRIGENTO. Succede di tutto ma non segna nessuno allo stadio Esseneto. L’Akragas impatta contro la Battipagliese ma a fine gara, dopo una zuffa a centrocampo, grida allo scandalo per l’arbitraggio. Il direttore di gara, il triestino Nicolò Marini, tira fuori quattro cartellini rossi ma sembra perdere la testa quando non espelle il portiere campano De Marino che - già ammonito - blocca la palla platealmente fuori dall’area e poi batte lui la punizione al posto degli attaccanti dell’Akragas. La formazione di Giancarlo Betta (anche ieri fischiato nonostante la squadra, comunque, abbia tenuto sempre le redini della partita) spreca a meno di dieci minuti dal termine l’occasione di vincere la gara con Chiaria, entrato da poco, che manda sul palo la palla fallendo un calcio di rigore. La partita finisce nove contro otto: nel finale (addirittura 9 minuti di recupero, se non è record poco ci manca) Maraucci resta a terra in area svenuto e col labbro sanguinante dopo avere probabilmente rimediato un colpo. Betta a sorpresa ha lasciato in panchina sia Meloni che Chiaria e ha messo in campo tre seconde punte con Arena punto di riferimento al centro. Savanarola sembra partire bene e al 4’ trova subito il passaggio filtrante al centro per Catania che fallisce l’appoggio facile. Dopo dieci minuti l’episodio che condiziona la gara: Savanarola, già protagonista di un episodio analogo contro la Nuova Gioiese alcune settimane fa, si fa espellere colpendo in maniera più plateale che violenta il giocatore campano Leone. L’Akragas, comunque, anche in dieci reagisce e colleziona due palle gol al 16’ e al 23’. Prima Catania protesta per una sospetta deviazione di mano a un suo tiro, poi Arena scivola al momento di ribattere in rete un passaggio di Bonaffini. Esce fuori timidamente la Battipagliese con un bel tiro di Esposito che Lo Monaco neutralizza. Al 28’ Catania reclama ancora per un sospetto atterramento in area. L’Akragas è viva nonostante l’inferiorità numerica ma negli ultimi metri potrebbe essere più incisiva. Arena e Chiavaro sfiorano la rete con una conclusione dal limite e su punizione. Al 41’ si ristabilisce la parità numerica. Viscido atterra l’incontenibile Baiocco e rimedia il secondo cartellino giallo. Nessun cambio nell’intervallo. L’Akragas parte in avanti e all’8’ minuto Catania reclama un rigore e invece rimedia il secondo cartellino giallo per simulazione. In nove contro dieci è durissima anche tatticamente. I padroni di casa comunque non demordono anche perché la Battipagliese, arrivata solo sabato alle 22 per un guasto al pullman e con un allenatore traghettatore, gioca per il pareggio ed è abbastanza rinunciataria. Gli uomini di Betta pressano sull’acceleratore ma la manovra è molto poco lucida. Una delle poche azioni degne di nota arriva al 16’ con un tiro insidioso di Bonaffini che il portiere devia in angolo. Al 37’ l’episodio che poteva decidere la gara. Assenzio va via a Gormillo e mette in mezzo per Dezaei che viene atterrato da Garofalo: rigore ed espulsione. Sul dischetto va Chiaria che la spedisce sul palo. La gara continua. L’arbitro perde la testa e non sanziona De Marino, già ammonito, che blocca la palla fuori dall’area e poi non fa battere la punizione. Finale nervoso. Maraucci resta a terra. Al fischio finale parapiglia a centrocampo col presidente dell’Akragas Silvio Alessi inviperito contro alcuni giocatori della Battipagliese. Tensione alle stelle per la dirigenza che si aspettava un inizio di stagione diverso: la capolista Torrecuso, adesso, è lontana cinque punti.