AGRIGENTO. «L'Akragas ha realizzato 10 punti ed è seconda in classifica a soli 3 punti dalla prima. Ha realizzato un punto in più della passata stagione e ha un distacco dalla prima dimezzato rispetto all'anno scorso». Il direttore generale Giovanni Amico, da qualche settimana maggiormente coinvolto nella dirigenza tanto da prendere il posto che la scorsa stagione è stato di Totò Catania, prende carta e penna e scrive una lunghissima lettera aperta ai tifosi.
Toni concilianti e distesi e soprattutto un appello: mettere da parte contestazioni e perplessità per incitare la squadra. Amico, poi, passa ai numeri mettendoli anche a confronto di quelli della scorsa stagione tanto rimpianta dai tifosi. "Il reparto difensivo - scrive il dirigente - è già un punto di forza avendo subito solo 3 reti a fronte delle 6 del campionato scorso. Questi numeri sono lì, inconfutabili. Eppure non sembra: la dimensione, la forza e la continuità delle critiche piovute sulla società e su mister Betta farebbero pensare altro". E aggiunge: "Certo l'Akragas non ha convinto, il gioco che Betta predica stenta a venir fuori e la squadra fa fatica a dare continuità e incisività alla fase d'attacco ma vanno riconosciute delle attenuanti".
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