Una star di Hollywood diventa la protagonista di un format televisivo internazionale girato in Sicilia, dopo avere partecipato al bando per l’acquisto di una casa a 1 euro lanciato dal comune di Sambuca di Sicilia.
L'attrice ed ex modella italo americana Lorraine Bracco, nota per il ruolo di Karen Hill nel film «Quei bravi ragazzi» di Martin Scorsese, della dottoressa Jennifer Melfi nella serie televisiva I Soprano e di Angela Rizzoli in Rizzoli & Isles, racconta infatti la sua avventura nel corso del programma «Vado a vivere in Sicilia», in prima tv sabato alle 21.25 su RealTime e HGTV Home&Garden Italia, canale 31 e canale 56 del digitale terrestre.
L’attrice ha deciso di riscoprire le sue «radici» decidendo di acquistare una casa a 1 euro nel centro storico di Sambuca di Sicilia, il paese dell’agrigentino nella Valle del Belìce che nel 2016 era già salito alla ribalta della cronaca nazionale per la conquista del titolo di «Borgo più bello d’Italia».
L’idea della Bracco è stata sponsorizzata dal network televisivo Discovery Channel che dopo avere realizzato il format lo ha già trasmesso negli Stati Uniti. Adesso il programma approda anche in Italia e negli altri Paesi coperti dal network.
Il sindaco di Sambuca Leo Ciaccio e il suo vice Giuseppe Cacioppo, che due anni fa lanciarono il progetto delle «Case a 1 euro», si dicono entusiasti per il successo dell’iniziativa.
Decine di stranieri hanno infatti deciso di acquistare e ristrutturare le abitazioni abbandonate dell’antico borgo arabo dopo un altro servizio televisivo internazionale, trasmesso questa volta dalla Cnn.
Così oggi a Sambuca è possibile incontrare famiglie di svizzeri, tedeschi, francesi, lituani, polacchi, ma anche provenienti dagli Stati Uniti, dall’Arabia Saudita o dal Giappone.
«Insomma un vero e proprio melting pot, che ha trasformato il nostro paese in una piccola comunità internazionale» commentano soddisfatti il sindaco e il vice sindaco di Sambuca che sono già al lavoro per replicare l'iniziativa lanciando un nuovo bando comunale, ma questa volta con una base d’asta di gran lunga superiore: il progetto si chiamerà infatti «Case a 2 euro».
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