Agrigento

Domenica 19 Gennaio 2025

L'inaugurazione di Agrigento capitale della cultura, Schifani: «Una grande occasione per tutti gli italiani»

«Agrigento, mentre nel Mediterraneo inizia a spirare un flebile vento di pace, la Capitale italiana della Cultura darà l’opportunità di rinsaldare e far conoscere quell’incrocio di civiltà che è stato e che è grazie alla capacità di comporre le differenze, di metterle a sistema, di ricondurre le antitesi a sintesi proprio attraverso la cultura e la sua bellezza senza tempo». È uno dei passaggi dell’intervento, al teatro Pirandello, del presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, per la cerimonia di inaugurazione di Agrigento capitale della cultura 2025. «La cultura d’Europa è stata sempre legata da una trama comune e la Sicilia ne rappresenta la sintesi più tangibile - ha detto -. La nostra nazione è capace di esprimere comunità, storie, luoghi che non hanno eguali in Europa, la rete delle capitali italiane della cultura racconta di questa identità plurale raccoglie un gran numero di luoghi della cultura: dai centri più remoti della nostra provincia a importanti città. Questa catena è molto più di una serie di siti esposti in vetrina, indicati come da scoprire e visitare. È un crogiolo di civiltà, valori, tradizioni, culture». «Quella che si celebra oggi è una grande occasione per tutti gli italiani, non solo per il rilancio ed il riscatto di Agrigento, e dell’intera Sicilia, che hanno sofferto e superato stereotipi a livello internazionale, affrontato e risolto in parte difficoltà sociali non indifferenti». «Ad Agrigento inizia oggi, di fronte a questo suggestivo mare africano, immenso e geloso» (Luigi Pirandello), un nuovo cammino. E sarà intersecato da opportunità che occorre cogliere, da sogni operosi da trasformare in nuove iniziative culturali ed imprenditoriali sorrette dall’impegno di realizzazioni concrete - ha detto il presidente della Regione -. Questa antica città, come la Sicilia intera, è culla della cultura, della civiltà, della filosofia, della letteratura, del diritto, pur se tra le tremende contraddizioni delle difficoltà economiche e della criminalità mafiosa, i due angeli neri dai quali, ci stiamo progressivamente affrancando con una scelta di popolo che si è alimentata del sacrificio di eroi che hanno offerto la loro vita». Per Schifani «il titolo di Capitale italiana della Cultura, che si è ormai consolidato dopo tante edizioni, offrirà ad Agrigento ed all’intera Sicilia l’opportunità di rinsaldare e far conoscere le proprie radici, mostrandole agli italiani ed agli stranieri che, siamo certi numerosi, verranno a visitarla». «Il programma delle iniziative presentato ad un pubblico nazionale ed internazionale - conclude Schifani - è di grande interesse proprio perché, partendo dalla straordinaria eredità culturale del territorio, valorizzi una variegata offerta nella quale tradizione, intersezioni e contaminazioni culturali consentono di prospettare una dimensione che vuol essere innovativa e guardi con fiducia allo sviluppo socio-economico che con fatica, ma con determinazione, la Sicilia ha avviato».

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