«La distribuzione di acqua tramite autobotti gestite da ditte private deve avvenire comunque sempre sotto il controllo dell’ente gestore, che è l’unico titolato a garantire origine e salubrità della risorsa idrica».
Lo dice il prefetto di Agrigento Filippo Romano, intervenuto personalmente per regolamentare il funzionamento del servizio sostitutivo di fornitura sul territorio comunale di Sciacca, dove le aziende private operanti nel settore dell’autotrasporto idrico nelle settimane scorse avevano protestato contro le nuove modalità di approvvigionamento e distribuzione.
Anche a fronte del razionamento imposto dallo stato di emergenza dichiarato dal presidente della Regione Siciliana, a Sciacca sono emerse diverse criticità, soprattutto per le costruzioni (palazzi, ma anche residence turistici, case di campagna o al mare) non allacciate alla rete idrica pubblica. Edifici che, dunque, possono soddisfare il proprio fabbisogno esclusivamente tramite erogazione sostitutiva tramite autobotte.
Ma a seguito dell’intervento del prefetto, i responsabili di diversi fabbricati che fino ad oggi non erano collegati alla rete pubblica, hanno fatto richiesta di allaccio. E si è già registrato un picco di richieste provenienti da Sciacca.
«Capisco che questo stia generando dei costi imprevisti - aggiunge il prefetto - e stiamo tenendo conto anche del periodo estivo nel quale ci troviamo, che al momento ci induce a non costringere nessuno, non tralasciando la situazione degli edifici isolati e, di conseguenza, non collegabili alla rete idrica. Non va dimenticato però che quello idrico è un servizio integrato, e che il cittadino è tenuto a sostenere le spese necessarie sia per l’acqua “bianca” che arriva nella sua casa, sia per quella “nera” inquinata che poi ne uscirà. Facendo due conti - conclude Romano - l’allaccio alla rete idrica costa meno della fornitura tramite autobotte. Autobotti che, comunque, servono e continueranno a servire per colmare le eventuali difficoltà di erogazioni o di mancanza di risorsa, come il periodo attuale sta dimostrando».
Il servizio sostitutivo tramite autobotti private a Sciacca è tuttora in fase di stabilizzazione. E in questa fase Aica sta faticando a garantire il coordinamento tra le richieste degli utenti e gli autotrasportatori di acqua.
Il sindaco di Sciacca Fabio Termine ha chiesto ad Aica di istituire un numero telefonico dedicato esclusivamente agli utenti del suo comune.
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