«Nelle scorse ore alcune munizioni sono state rinvenute sulla pavimentazione stradale antistante al Tribunale di Sciacca. Un gesto inquietante, una vile intimidazione che sarebbe un errore sottovalutare».
A richiamare l’attenzione sull’accaduto è la giunta esecutiva centrale dell’Anm, che esprime il proprio sostegno «ai magistrati in servizio negli uffici giudiziari di Sciacca, impegnati da sempre con scrupolo e rigore in difesa della legalità e nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata».
Solidarietà dal Csm
«Vorrei esprimere in questo consesso il sostegno ai magistrati del pubblico ministero di Sciacca vittime di vili intimidazioni. Nella giornata di venerdì 50 munizioni sono state rinvenute sulla pavimentazione stradale antistante al Tribunale di Sciacca. Un gesto inquietante, una vile intimidazione che sarebbe un errore sottovalutare. Ai magistrati in servizio negli uffici giudiziari di Sciacca, impegnati da sempre con scrupolo e rigore in difesa della legalità e nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata, va il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Il grave atto intimidatorio nei confronti dei magistrati di Sciacca deve indurre non solo ad esprimere solidarietà e vicinanza, ma anche a svolgere approfondite riflessioni in tema di risorse e mezzi dei cosiddetti Tribunali di frontiera, imprescindibili presidi di legalità in contesti talvolta difficili. Uno Stato presente deve garantire la tutela dei diritti su tutto il territorio nazionale, organizzando opportunamente i servizi relativi alla giustizia, anche in relazione alla incolumità dei magistrati». Così il consigliere togato del Csm Dario Scaletta in apertura del plenum del Csm, parole di sostegno e solidarietà a cui si è associato il vice presidente del Csm Fabio Pinelli, a nome di tutto il Consiglio, estendendo il pensiero a tutti i magistrati che operano sul territorio e che per il loro impegno nel contrasto alla criminalità, anche recentemente, hanno subito gravi atti di intimazione.
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