Sei mesi di reclusione per avere rivolto epiteti sessisti a un’avversaria politica: sono stati inflitti dal giudice monocratico del tribunale di Agrigento nei confronti di Salvatore Gaziano, consigliere comunale di Santa Elisabetta ed ex candidato a sindaco riconosciuto colpevole di diffamazione aggravata ai danni della deputata nazionale Giovanna Iacono. I fatti risalgono alla campagna elettorale per le Regionali nel 2017, quando Iacono pubblicò sui social un post critico nei confronti di un non meglio identificato soggetto che aveva affittato un locale di sua proprietà prima al Movimento 5 Stelle e poi alle liste di Nello Musumeci. La prova, a suo parere, di un presunto trasformismo politico.
Gaziano si rivide in quello scritto e reagì con un lungo post sulla propria pagina nel quale utilizzava - sempre senza citare direttamente nessuno - parole molto forti nel replicare alla questione del comitato elettorale. Molte delle offese avevano matrice sessuale. «Si tratta di una vicenda per me dolorosa - commenta oggi Iacono - rispetto alla quale però ho deciso di non tirarmi mai indietro non solo per tutelare la mia reputazione, ma a difesa di tutte le donne, le quali sono ancora oggi troppo spesso bersaglio di commenti beceri e insulti squallidi di natura spiccatamente sessista. Nessuna di noi deve abbassare la testa dinnanzi a episodi di questo tipo. Non bisogna mai arrendersi davanti all’offesa e davanti alla violenza - conclude Iacono - qualsiasi forma assuma. Mai». Iacono aggiunge: «Ringrazio il mio avvocato Giuseppe Barba per la sua professionalità e per la sua umanità, per avermi accompagnata in questo lungo e complesso percorso giudiziario. I miei familiari, le compagne e i compagni del PD a ogni livello, e tutte le persone, tante, che mi sono state accanto in questi anni».
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