«I medici argentini arrivano ad Agrigento, quelli agrigentini lasciano Agrigento. Un paradosso che si consuma nella città di Pirandello, che certifica, in modo plastico, quanto si sta verificando nella sanità pubblica del territorio». A segnalare questa dinamica, che assume una connotazione quantomeno anomala, è stato ieri il Cartello Sociale, l’organizzazione composta dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl, Uil e dall’Ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro della curia arcivescovile. Una presa di posizione netta che arriva a pochi giorni dalla nomina del personale sanitario straniero e le dimissioni del primario del reparto di ortopedia dell’ospedale San Giovani di Dio. «Continua – affermano don Mario Sorce, Alfonso Buscemi, Emanuele Gallo e Gero Acquisto - l’emorragia di medici che lasciano il nosocomio della Città dei templi». L’intervento del Cartello Sociale prende spunto dall’ultima, in ordine di tempo, “emigrazione” che ha visto il primario di ortopedia scegliere a Palermo. Solo pochi giorni fa l’arrivo nella Città dei templi di altri tre dirigenti medici italo-argentini a rimpolpare gli organici dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento. Un servizio completo di Giovanna Neri sul Giornale di Sicilia in edicola oggi