Il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, ha convocato per domattina (lunedì 9 ottobre) un Comitato straordinario per l’ordine e la sicurezza pubblica per i gravissimi fatti che stanno interessando lo Stato di Israele. Non ci sono nell’Agrigentino obiettivi ritenuti sensibili, ma la prefettura non intende sottovalutare quanto sta accadendo. «Verranno approfondite - è stato spiegato dai funzionari - le realtà di ogni angolo della provincia». Il prefetto Romano, intanto, oggi ha ricevuto la comunità senegalese «Safinatoulamane» residente nella città dei templi. Li aveva conosciuti all’inizio di settembre, quando aveva partecipato, in piazza Ravanusella, alla «Magal De Touba», la festa religiosa dei «muridi», una delle confraternite islamiche più importanti del Senegal. Nell’incontro, svoltosi in Prefettura, sono stati affrontati i problemi burocratici che la comunità senegalese ha: lunghe attese per i visti, per i permessi di soggiorno e per i rinnovi. Ma si è parlato anche della loro integrazione sociale. Il prefetto ha ottenuto la conferma che gli agrigentini sono accoglienti: i senegalesi hanno riferito che i loro figli frequentano le scuole assolutamente al pari dei coetanei locali con i quali hanno rapporti di amicizia.