I giudici del Tribunale di Palermo hanno accolto il ricorso e garantito il finanziamento da 1,4 milioni di euro per la messa in sicurezza del porticciolo di Siculiana Marina, lungo la costa della provincia di Agrigento. Il Comune di Siculiana ha presentato ricorso contro la revoca del finanziamento che era stata disposta dall’assessorato regionale alla Pesca. Gli uffici regionali avevano stabilito la decadenza sulla base di un ritardo nel completamento dei lavori. Il Comune però ha dimostrato che le responsabilità non erano imputabili agli uffici dell’ente locale. Il Comune, difeso dall’avvocato Girolamo Rubino, ha dimostrato che il mancato rispetto dei tempi previsti era in realtà dovuto ad un pronunciamento del ministero della Transizione ecologica, ovvero il parere sull'impatto ambientale, giunto in ritardo. Il legale ha evidenziato che l’amministrazione comunale aveva attivato la necessaria procedura di valutazione di impatto ambientale, ma la competente autorità ministeriale non aveva esitato in tempo utile la pratica. Il Comune di Siculiana ottenne l’assegnazione dei fondi nel 2018 nell’ambito della misura 1.43 del Po Feamp 2014-2020 con un bando emanato nel 2016. Con questi soldi si doveva realizzare il progetto relativo al «ripristino dell’area portuale dello specchio acqueo marino di Siculiana Marina». L’estate scorsa, però, la doccia fredda per il municipio. La Regione aveva disposto la revoca del finanziamento ed il recupero delle somme già erogate a titolo di anticipo al Comune, circa mezzo milione di euro. Ne è nata una battaglia giudiziaria. L’amministrazione comunale di Siculiana, con il sindaco Giuseppe Zambito, si è opposto alla revoca. I lavori potranno essere completati.