La Scala dei Turchi a Realmonte sarà presto riaperta alla fruizione. La scogliera di marna bianca famosa in tutto il mondo potrà tornare ad essere visitata da vicino probabilmente già dalla prossima settimana. È quello che è emerso nel corso dei lavori dell’ultimo Consiglio comunale. Superati i vincoli di natura giudiziaria e raggiunto un accordo tra la Regione Siciliana e il privato, proprietario di una parte del sito naturalistico, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Sabrina Lattuca, si è già messa al lavoro per consentire l’utilizzo di quell’incantevole luogo, inviando una lettera all’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, per chiedere l’autorizzazione alla navigazione per la gestione temporanea del sito e per l’esecuzione di studi di carattere tecnico. Si chiude, almeno per il momento, una vicenda travagliata che si trascina da anni. Un braccio di ferro tra le parti. La gestione diretta della scogliera sarà, quindi, temporaneamente affidata al Comune di Realmonte. Si attende solamente il via libera da parte della Regione. Solo a quel punto potrà scattare il semaforo verde. Nella nota, il sindaco Lattuca fa riferimento alla «proposta transattiva per la cessione gratuita delle aree che costituiscono il promontorio di «Punta Maiata», meglio conosciuto come Scala dei Turchi, attualmente, in gran parte di proprietà privata, e all’incarico professionale per l’approntamento di uno studio finalizzato alla verifica delle condizioni di sicurezza del sito, per la fruizione in sicurezza, contingentata e controllata, da parte dei turisti». La riapertura avverrà in sicurezza, sia per i fruitori, sia per scogliera. In buona sostanza la Scala dei Turchi potrà tornare presto, sicuramente prima dell’estate, ad essere ammirata da vicino ed in tutto il suo splendore dalle diverse centinaia di visitatori che ogni giorno affollano il litorale di Realmonte. Ovviamente sarà necessario sorvegliare l’area, ripristinare le passerelle di accesso e potenziare il sistema di sicurezza. Anche il flusso di turisti dovrà essere regolamentato. Una delle proposte avanzate è quella di consentire la visita ad un massimo di 50 persone alla volta, per un tempo determinato e non oltre le duemila presenze al giorno. Ma al momento sono solo pareri. Una sorta di regolamento che eviti il verificarsi di danni alla preziosa marna bianca. Tra le proposte che prendono piede c’è anche quella dell’istituzione di un biglietto di ingresso. Si pensa ad un ticket. Soldi che verrebbero reinvestiti nei sistemi di tutela, di manutenzione, valorizzazione e nella promozione dello stesso sito naturalistico che, con i suoi tramonti mozzafiato, affascina e richiama migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del mondo.