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Sicilia, si sblocca la fornitura milionaria dei dispositivi di Oculistica agli ospedali

L'edificio in cui ha sede il Cga Sicilia, in via Filippo Cordova, a Palermo

I giudici della prima sezione del Tar Palermo, presieduta da Salvatore Veneziano, hanno sbloccato l'appalto per la fornitura per i prossimi cinque anni dei dispositivi per le unità complesse di oculistica per il bacino occidentale della Sicilia.

I giudici hanno dato ragione all’Asp di Agrigento, assistita dagli avvocati Fabio Toto e Sandro Di Carlo. A maggio del 2020 l’Asp di Agrigento, nella qualità di capofila delle aziende sanitarie di Caltanissetta, Palermo, Trapani, l’Arnas di Palermo, l’Aor Villa Sofia e Cervello di Palermo e l’Aoup Giaccone di Palermo, aveva bandito una procedura di gara multimilionaria per la fornitura quinquennale di dispositivi oculistici. Il bando e il disciplinare di gara prevedevano la suddivisione dell’appalto in 123 lotti e l'affidamento mediante procedura aperta, con applicazione del criterio del «prezzo più basso».

La società Tecnoftalmica srl aveva contestato la regolarità della procedura di gara, affermando che l'Asp di Agrigento avesse scelto dei criteri illegittimi attinenti alla performance del prodotto, violando in tal modo il criterio del prezzo più basso.

Gli avvocati dell’Asp sono riusciti a dimostrare, lo riferiscono gli stessi legali Toto e Di Carlo, che, «nonostante l’applicazione del criterio del prezzo più basso, la società ricorrente offriva prodotti che in realtà, a giudizio della commissione tecnica, non superavano gli standard qualitativi richiesti. Adesso questa sentenza mette fine alla battaglia giudiziaria: il Tar di Palermo, infatti, ha rigettato il ricorso della Tenfoftalmica srl, confermando la legittimità dell’operato dall’Azienda sanitaria di Agrigento, garantendo quindi la necessaria fornitura dei dispositivi medici oculistici alle aziende sanitarie del bacino occidentale».

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