Un regio decreto del 1930 già includeva il rione Barca di Raffadali, nell’Agrigentino, tra quelli da mettere in sicurezza. La Struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo decenni di attesa, dà oggi notizia della pubblicazione della gara per l’affidamento dei lavori di mitigazione delle criticità esistenti. Di circa sei milioni e duecentomila euro l’importo complessivo dell’appalto. C’è tempo sino all’11 febbraio del 2021 per presentare le domande di partecipazione. Da quel giorno potrà iniziare il countdown per il consolidamento di un’area a dir poco problematica che ha un indice di pericolosità P2 sotto il profilo geomorfologico, ma c’è soddisfazione per una situazione che può dirsi finalmente sbloccata. Ci troviamo a ridosso del centro storico, nella parte a monte che si sviluppa fra due valloni denominati ‘Barca’ all’interno dei quali si estende una zona di circa sette ettari costituita da una coltre detritica argillosa. L’obiettivo è quello della salvaguardia di una porzione significativa dell’abitato, con opere di stabilizzazione di varia natura nell’area a sud di via Nazionale. Da un punto di vista tecnico, le soluzioni, previste da un progetto che è stato redatto nel 1988 e adeguato alle nuove esigenze, consistono nella collocazione di pali posti a quinconce, nella riduzione della pendenza del suolo con gradoni sostenuti da gabbionate con funzione di drenaggio, e nella sistemazione idraulica dei due compluvi con interventi trasversali di brigliatura. Si procederà inoltre con la costruzione di opere di sostegno in cemento armato e con la risagomatura dell’alveo.