Agrigento

Venerdì 22 Novembre 2024

Disputa fra sindaci a Casteltermini, dalla Cassazione ok al ricorso: elezioni da rifare

Elezioni da rifare a Casteltermini, in provincia di Agrigento. La Cassazione ha accolto il ricorso di Gioacchino Nicastro. Il sindaco Filippo Pellitteri non doveva insediarsi alla carica di sindaco e dovranno, pertanto, svolgersi nuove elezioni il prossimo 4 e il 5 ottobre. Pellitteri, candidato del Movimento 5 stelle alla carica di primo cittadino, non eletto alle scorse amministrative aveva proposto un ricorso giurisdizionale per la declaratoria di ineleggibilità del sindaco eletto Nicastro. In un primo momento, la Corte d’Appello di Palermo aveva dichiarato l’ineleggibilità di quest’ultimo, facendo subentrare il rivale. Nicastro, però, assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha proposto un ricorso davanti alla Cassazione per la riforma della sentenza della Corte d’Appello e ha chiesto a quest’ultima la sospensione del capo della sentenza con il quale era stato proclamato sindaco Pellitteri. I legali hanno sostenuto che, nell’ambito della legislazione regionale, l’unica conseguenza della decadenza del sindaco è l’indizione di nuove elezioni, e che nelle more delle nuove elezioni l'assessorato regionale competente deve nominare un commissario straordinario al posto del sindaco e della giunta decaduti. La Corte d’Appello di Palermo, condividendo le tesi difensive, ha accolto la richiesta di sospensione. A seguito della pronuncia, l’assessorato alle Autonomie locali ha nominato un commissario straordinario fino alla definizione del giudizio elettorale. Anche la Cassazione ha ribadito l’orientamento, chiarendo che la sostituzione del sindaco eletto con il sindaco sconfitto «verrebbe a ledere in modo irrazionale ed illegittimo la prevalente esigenza di mantenere inalterata la scelta espressa attraverso le elezioni, verificandosi una sorta di aberrazione della volontà elettorale, quale si è espressa nella votazione diretta del sindaco, in forza dello spiccato prevalere dell’elemento personale: dove, invero, è proprio la conoscenza personale del candidato e della sua lista che guida la scelta degli elettori e l’affidamento del mandato mediante il voto, basato sulle precipue qualità (professionali e di competenza, etiche, intellettuali) del candidato medesimo».

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