Lavori pubblici fermi, rinvio di manifestazioni di grande richiamo turistico, ricorrenze celebrate “virtualmente”. C'è tutto questo nella quotidianità degli agrigentini, anche ai tempi del Coronavirus.
«I cantieri pubblici restano aperti in tutta Italia tranne che ad Agrigento - denuncia Giuseppe Di Rosa, coordinatore del movimento Mani Libere». L'agrigentino, ed ex consigliere comunale, parla dei lavori al ponte Petrusa: «Ad osservare il cantiere sembra essere in una discarica di ferro vecchio, uno dei tanti cantieri abbandonati di cui la Sicilia è piena. Il cantiere del Ponte Petrusa - si interroga Di Rosa - è ancora una volta fermo? Nessun operaio visibile, nessun mezzo in movimento. Cosa accade stavolta, si aspetta cosa e chi? Di cosa si occupa la classe politica che poi esce la testa fuori e rassicura i cittadini che tutto andrà bene». Ed aggiunge: «Avremmo tante domande da porre al sindaco di Agrigento, al sindaco di Favara, al prefetto, al vice ministro Cancelleri, all'intera classe politica agrigentina ma vorremmo proprio sentire i vertici Anas che ancora una volta sicuramente saranno celeri come lo sono stati nel mese di febbraio. In questa zona c'è un istituto Penitenziario catalogato dallo stato per ciò che rappresenta, tra le strutture sensibili. Ci sono dei residenti che sono isolati dalla loro città da 4 anni».
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