Da qualche tempo, per i cittadini, informarsi in maniera completa sull'attività svolta dagli amministratori, dirigenti e funzionari comunali di Canicattì attraverso gli atti pubblicati per obbligo di legge all'albo pretorio informatico è diventato più difficile.
Non è tanto colpa della mancanza della ricerca testuale ed alfanumerica dell'albo pretorio, alcuni casi dell'oggettiva difficoltà di consultazione, incompletezza ed erroneità di dati pure sbagliati quanto della prassi adottata da alcuni uffici e funzionari di «secretare» l'identità del soggetto destinatario del provvedimento amministrativo. Ad oggi non è dato sapere in base a quale norma generale, regolamento comunale o specifico provvedimento di quale ufficio o dirigente comunale ciò si verifichi.
L'«oscuramento» di dati fondamentali dell'atto comunque pubblicato all'albo pretorio impedisce al cittadino e a chi comunque è interessato in forza ad un interesse anche generalizzato di conoscere il divenire dell'azione amministrativa facendo venir meno quella trasparenza «politica» della gestione che consentirebbe il formarsi di un convincimento sulla bontà della gestione dell'ente locale.
L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.
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