Imu e Tasi confluiranno in un'unica tassa, mentre la Tari resterà invariata. I sindaci avranno un ampio potere discrezionale nell'applicare aliquote diverse da Comune a Comune. Sono queste alcune delle novità introdotte dalla nuova legge Finanziaria.
Novità che hanno già fatto manifestare la preoccupazione di tantissimi agrigentini. I direttivi di Unione nazionale consumatori e Cittadinanza attiva, convocati da Manlio Cardella e Pippo Spataro hanno già discusso sulle novità che, appunto, potranno gravare ulteriormente sul bilancio delle famiglie agrigentine «la cui economia è in crisi e con un costante aumento della disoccupazione», hanno rimarcato. La preoccupazione è che i sindaci, ritrovandosi ad avere un ampio potere discrezionale, potranno applicare aliquote diverse da Comune a Comune.
«L'Imu potrà essere modificata a discrezione del Municipio senza dare conto ai cittadini e alle rispettive associazioni di utenti e consumatori, di quali servizi esattamente si vadano a ripagare con le loro tasse», hanno spiegato Manlio Cardella e Pippo Spataro che hanno anche stigmatizzato la dilagante tendenza che porta sindaci e amministratori ad utilizzare solamente i social network per informare, in pillole e senza contradditorio, cittadini e utenti di situazioni che incidono sulla vita, sull'economia, sui servizi e sulle abitudini. Le associazioni hanno dunque chiesto al Comune di Agrigento e al consiglio comunale l'avvio di un confronto sulla possibilità d'istituzione della «Consulta comunale per i servizi di pubblica utilità».
L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.
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