Approvata a maggioranza all’Ars la legge sulla ridefinizione dei confini di Favara, Agrigento e Aragona. "Stop a doppie bollette Imu e Tari e ai disservizi burocratici, da quelli di pertinenza comunale, dall’anagrafe ai servizi cimiteriali. I cittadini di Favara, adesso sono formalmente e di diritto a casa propria", commenta il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Giovanni Di Caro, promotore del disegno di legge.
"Questa legge non cambierà certo le sorti della Sicilia - spiega Di Caro - ma cambierà eccome, la qualità della della vita di centinaia di cittadini favaresi che per decenni hanno vissuto in un limbo di lungaggini burocratiche, in un luogo diventato di nessuno: Centinaia di cittadini favaresi di fatto a un certo punto si sono ritrovati ad essere residenti in un’altra città che, dal punto di vista territoriale non aveva nulla a che vedere con Favara, quindi: disservizi, doppie bollettazioni dei tributi locali, difficoltà con il medico di famiglia, con il trasporto scolastico, problemi con i documenti anagrafici, difficoltà per esercitare il diritto di voto, i residenti del quartiere della zona ovest di Favara hanno avuto anche problemi a garantire ai propri cari una degna sepoltura nel paese di origine. Fino ad arrivare al referendum sulla variazione dei confini territoriali tra Favara, Agrigento e Aragona del 5 maggio scorso".
"Grazie ad un grandissimo coinvolgimento dal basso e grazie ai comitati cittadini di cui oggi abbiamo avuto una rappresentanza in aula - aggiunge -, il referendum ha raggiunto un quorum che ha sfiorato il 90% degli aventi diritto. Un vero e proprio record di democrazia che testimonia l’urgenza di porre fine a questa incredibile situazione". "In questa occasione - sottolinea Di Caro - l’Ars ma anche gli uffici che ringrazio hanno dimostrato di poter dare risposte immediate ai siciliani. Dal referendum del 5 maggio i tre comuni hanno avuto tre mesi di tempo per gli adempimenti burocratici. Il 26 novembre scorso il ddl è arrivato in prima Commissione e oggi l’aula ha dato a maggioranza l’ok definitivo. Oggi - conclude Di Caro - è stato un grande onore per me poter dire a miei concittadini bentornati finalmente a casa".
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