A circa otto mesi dalla naturale scadenza elettorale, sono già quattro gli sfidanti del sindaco uscente Calogero Firetto. Non è ancora stato emanato il decreto che stabilisce la data delle votazioni, ma Marco Zambuto, Aldo Piazza, Franco Miccichè e Davide Lo Presti sono decisi a candidarsi. All'appello manca ancora una donna che potrebbe essere espressione dall'area Salvini, ma di certo le candidature potrebbero addirittura aumentare. A candidarsi al momento sono tutti nomi noti, assessori o addirittura ex sindaci della città come Marco Zambuto. Diplomato al Liceo Classico «Empedocle» e laureato in giurisprudenza a Palermo, Zambuto, figlio dell'ex sindaco di Agrigento Lillo, è impegnato in politica sin da studente, essendo stato per diversi anni rappresentante di istituto al Liceo e rappresentante provinciale degli studenti agrigentini. Nel 1993, è eletto consigliere comunale di Agrigento nella lista della Dc con largo consenso. Scioltasi la Dc, viene rieletto con il partito dei Cristiani democratici uniti. Candidato nel 2003 al Consiglio Provinciale non viene però eletto. Nello stesso anno diventa segretario provinciale dell' Udc. Assessore comunale al bilancio del comune di Agrigento nel 2004, lascia l'amministrazione dopo circa un anno per dissidi con l'amministrazione guidata da Aldo Piazza. Eletto segretario provinciale dell'Udc dal novembre dal 2003 al febbraio del 2007: in quella data si dimette dall'incarico ed annuncia la sua candidatura a sindaco di Agrigento col supporto dei Democratici di Sinistra, dell'Udeur e di tre liste civiche. Eletto sindaco dopo avere battuto al ballottaggio il candidato della coalizione di centrodestra: Marco Zambuto, si trova di fronte ad un consiglio comunale composto da 25 consiglieri di centrodestra e 5 di centrosinistra. Nel febbraio del 2008 la svolta con l'adesione al Pdl di Berlusconi. Ai primi di marzo del 2008, con una mossa a sorpresa azzera la giunta e presenta la sua nuova squadra in una accesissima conferenza stampa, confermando la sua volontà a perseguire l'adesione al partito di centrodestra. La notizia completa nel Giornale di Sicilia in edicola