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Gestione dell'acqua nell'Agrigentino, assemblea dei sindaci spaccata in due

Entro la fine del mese di settembre si conoscerà la decisione dei sindaci agrigentini, che saranno chiamati a votare sulla forma di gestione del servizio idrico integrato, chiudendo di fatto la vicenda «Girgenti acque». Ieri mattina si è svolta una riunione del direttivo dell'Assemblea territoriale idrica, presieduta dal sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, per la verifica dell'iter sulla forma di gestione, tra azienda speciale consortile e Spa pubblica, da sottoporre ai sindaci nella riunione generale in programma entro il 30 settembre.

Il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, che è stato incaricato di redigere le bozze sia della Spa pubblica che dell'Azienda speciale consortile, ha presentato il lavoro svolto.

«Abbiamo proseguito l'iter che adesso va velocizzato - ha detto il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura che fa parte del direttivo dell'Ati idrico e ieri mattina era presente al vertice con gli altri componenti. Entro la fine del mese di settembre - aggiunge Di Ventura - sarà fissata la data dell'assemblea dei sindaci per la decisione finale».

Attualmente l'assemblea è spaccata in due: ci sono i sindaci favorevoli alla Società per azioni pubblica e quelli, sembra la maggior parte, che propendono per l'Azienda speciale consortile. Al momento sul tavolo della discussione ci sono i due statuti: uno per la creazione di una società consortile e uno per una spa pubblica.

L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.

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