Agrigento

Venerdì 22 Novembre 2024

Ati e gestione idrica, scontro politico ad Agrigento

Il Consiglio d'amministrazione dell'Ati, l'assemblea idrica di Agrigento, presieduta dal sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, sembrerebbe puntare ad una società per azioni a totale capitale pubblico quale forma di gestione per il dopo Girgenti acque. Insorgono i parlamentari del Movimento cinque stelle eletti in provincia: Matteo Mangiacavallo, Giovanni Di Caro, Filippo Perconti, Michele Sodano, Rosalba Cimino e Rino Marinello. "Sarebbe una scelta folle e irresponsabile - commenta la deputazione pentastellata - visto che in nessuna parte d'Italia le gestioni dell'acqua con Spa sono state mai efficaci, efficienti ed economiche. Sono sempre state un danno per i cittadini e non è mai cambiato nulla se il capitale delle società era pubblico o privato, l'acqua resta privata con le Spa, e le tre “E” (efficienza, efficacia ed economicità) non vengono mai rispettate. Ce lo insegna la storia". Quello che viene contestato all'assemblea idrica è praticamente il fatto che si stia pensando a "clonare" Girgenti acque. "Si vorrebbe praticamente cambiare solo il nome a Girgenti acque - afferma Matteo Mangiacavallo - che, anche grazie alla politica, veniva qualificata come “assumificio” dall'ex procuratore della Repubblica, Ignazio Fonzo. Figuriamoci cosa potrebbe accadere con un'altra Spa, tutta nelle mani degli amministratori locali. In pratica, sarebbe molto più semplice trasferire il “fardello” che era stato creato con la Girgenti Acque dentro la nuova società. E ovviamente non cambierebbe nulla per le tasche dei cittadini dell'agrigentino". La deputazione pentastellata poi ricorda che: "Nel 2011 abbiamo votato per l'acqua pubblica - continua Filippo Perconti - e non può esserci acqua pubblica se a gestirla è una società per azioni. La società per azioni è un “ente di diritto privato” e non importa se il capitale è pubblico. La Società per azioni persegue, per istituzione, lo scopo di fare utili e non possiamo accettare che con l'acqua si pensi ancora a fare utili". La notizia completa nel Giornale di Sicilia in edicola

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