Agrigento

Sabato 23 Novembre 2024

Licata, parcheggi dove c'erano gli abusi edilizi

Far fruttare le aree di "sedime" cioè gli spazi di terreno sui quali erano stati realizzati gli immobili abusivi nelle zone balneari che sono stati poi demoliti dalle ruspe. Il Comune di Licata intende infatti utilizzare i lotti acquisiti al patrimonio dell'ente, derivanti dalle demolizioni, prossime alle spiagge, per creare dei parcheggi per la stagione estiva. Per questa ragione l'assessore ai Lavori pubblici, Angelo Iacona ha indirizzato una direttiva al dirigente del dipartimento Urbanistica, Vincenzo Ortega, affinchè "individui le aree di sosta - si legge nel documento - della zona rivierasca, considerando anche le aree di sedime oggetto di demolizioni coatte, con relativa mappatura". Secondo la direttiva di Iacona, inoltre, "dovrà essere formulato un bando per la manifestazione di interesse da parte dei titolari delle strutture balneari, finalizzato alla concessione dei lotti individuati da destinare alla sosta nel periodo compreso tra il 15 giugno ed il 15 settembre". Il Comune applicherà "il canone di base secondo quanto stabilito dall'articolo 17bis del vigente regolamento, e che venga corrisposto nella misura del 50 per cento all'erario del Comune ed il rimanente 50 per cento per migliorie (scerbamento, manutenzione ordinaria e pulizia, custodia). Le aree interessate dal provvedimento sarebbero una ventina, pronte dunque a far fare cassa al Comune. Che finora ha speso milioni di euro per le demolizioni ma non ha incassato un solo euro dagli ex proprietari sui quali dovrà rivalersi". Il Comune di Licata non ha incassato in sostanza nulla dagli ex proprietari degli immobili abusivi a copertura delle spese sostenute per l'esecuzione degli abbattimenti lungo la fascia costiera. Un dettaglio che è stato anche confermato, in commissione Finanza, dall'assessore al Bilancio. Ma intanto l'ente ha stanziato altri 500 mila euro per le demolizioni nel 2019. La somma è stata inserita nell'apposito capitolo del Bilancio di previsione 2018/2020 approvato dal Consiglio comunale. La notizia completa nel Giornale di Sicilia in edicola

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