Poche luci e tante ombre hanno caratterizzato la seduta straordinaria ed aperta del consiglio di Canicattì di venerdì sera sull'«emergenza ambientale» che sta flagellando il territorio comunale. Le aspettative di quanti hanno richiesto la pubblica assise e soprattutto di quei cittadini che erano accorsi nell'aula consiliare per avere risposte e confortanti chiarimenti sono stati delusi in gran parte.
L'inquinamento ambientale, originato dalla scoperta da parte dei carabinieri di una discarica abusiva di materiali inquinanti e pericolosi, ormai purtroppo fa coppia anche con le numerose criticità riconducibili all'avvio del servizio di igiene urbana aggiudicato al nuovo raggruppamento di imprese Sea-Iseda-Ecoin.
Le imprese ed il nuovo servizio hanno come mandato principale il totale passaggio alla raccolta differenziata e all'incremento dell'abbattimento delle percentuali inquinanti dei rifiuti prodotti dai cittadini. L'obiettivo è stato confermato, ma è ancora lontano dall'essere raggiunto come hanno ammesso tutti i presenti nell'aula consiliare sia essi amministratori comunali che semplici cittadini o addetti ai lavori in rappresentanza delle imprese e degli staff che vigilano.
L’articolo nell’edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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