"Affondare i Comuni. E’ questo, in estrema sintesi, il diktat che scaturisce dalla manovra del Governo per la gran parte dei Comuni d’Italia, realtà già in crisi asfittica e prossime al collasso o in fase terminale". E’ il giudizio del sindaco di Agrigento Lillo Firetto. "Ciononostante lo stesso Governo è pronto a sciorinare un racconto a tinte diverse della stessa realtà, con fondi a pioggia per i Comuni sotto i ventimila abitanti e per Roma Capitale, ma dimentica di ricordare che con il resto della manovra praticamente ne anticipa il coma irreversibile.
I comuni non fanno solo investimenti ma soprattutto erogano servizi essenziali per la nostra vita e per chi ha più bisogno. Il governo sembra averlo dimenticato. Manovra e contromanovra mandano a sbattere in particolare i destini del sud e di milioni di cittadini con enti locali sprofondati nel dissesto o nello squilibrio finanziario. Il colpo ad Agrigento e a tutto il sud è impressionante per aiutare chi da sempre sta meglio al nord, secondo una logica che manca del tutto della visione di cambiamento. Ai Comuni, inoltre, è ridotta l’anticipazione di tesoreria, con ripercussioni gravissime sui conti dei Comuni".
Per Firetto altro danno da segnalare è "l'innalzamento della soglia di accantonamento per il fondo crediti di dubbia esigibilità. A rischio non sono soltanto gli stipendi dei dipendenti comunali, ma anche tutti i servizi che si reggono già con estrema difficoltà".
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