«Ritengo inevitabile che si rimuova il cemento che, in maniera cinica e spregiudicata, è stato versato qui negli anni Novanta». Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci a Sciacca nel corso di uno dei sopralluoghi nelle zone maggiormente colpite dai nubifragi dello scorso fine settimana.
Il governatore, accompagnato dal responsabile della Protezione civile Calogero Foti, ha incontrato il sindaco Francesca Valenti e percorso a piedi l’area attigua al torrente Cansalamone, che da anni, quando si verificano condizioni particolarmente critiche, è soggetto a ripetuti straripamenti, che mettono in pericolo la pubblica incolumità.
«Vedremo quali risorse il governo di Roma destinerà alla Sicilia - ha aggiunto Musumeci - e, di conseguenza, programmeremo gli interventi di mitigazione del rischio nei circa 300 siti ad alto rischio idorogeologico della nostra regione. Non si può pensare certo che possa essere solo il mio governo a portare la croce degli investimenti».
«Anche perché - ha osservato il presidente - non sono più sufficienti le
manutenzioni, né ordinarie, né straordinarie sul nostro territorio. No, ormai occorrono interventi strutturali». Dopo i sopralluoghi di Sciacca Musumeci ha partecipato ad un incontro organizzato dal sindaco di Ribera Carmelo Pace con gli agricoltori della zona che hanno subito danni gravissimi dalla ennesima esondazione del fiume Verdura.
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