
LICATA. Il Comune di Licata è al «verde». Non c’è un euro in cassa e la tesoreria comunale, che opera in regime di «prorogatio» perché alla nuova gara per aggiudicarsi il servizio, rimanda indietro anche gli atti di precetto, i cosiddetti pignoramenti.
L’ente ha inoltre una forte esposizione bancaria con la banca San Francesco dovuta al fido concesso come anticipazione di cassa e la situazione è drammatica. A farne le spese sono i fornitori che attendono anche anni prima di potersi vedere pagate le fatture emesse. Il saldo negativo di cassa è venuto fuori dopo che la tesoreria ha rimandato al mittente una ingiunzione di pagamento.

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