FAVARA. Anno nuovo, problemi vecchi. Da ieri mattina 46 lavoratori socialmente utili cosiddetti «storici», tra le tante sigle che costellano il variegato mondo della precarietà, sono in stato di agitazione. Dipendenti a tempo determinato e part time del Comune, per tutta la mattinata hanno stazionato davanti alla sede di Palazzo di Città in piazza Cavour cercando di capire quale sarà il loro futuro visto che con delibera di giunta municipale del 31 dicembre hanno visto ridotto l’orario settimanale di servizio da 21 a 8 ore a partire proprio dal primo gennaio 2018. La Regione Siciliana non li riconosce essendo a carico del fondo nazionale, mentre il Comune, da poco più di un anno in stato di dissesto, non è in grado di accollarsi il pagamento dei loro stipendi. «Martedì siamo stati a Palermo – dice il sindaco Anna Alba – dove abbiamo incontrato il nuovo assessore alle Autonomie Locali Bernardette Grasso assieme ai dirigenti Di Gaudio e Pirillo a cui abbiamo prospettato la drammatica situazione dei 46 Lsu di Favara.