FAVARA. Maestra elementare, coordinatrice del movimento “Favara per i beni comuni”, Carmela Marrone ha indirizzato una circostanziata lettera al sindaco Anna Alba elencando una lunga serie di inadempienze che, anziché coprire, esaltano il degrado di una città che paradossalmente da alcuni anni cerca di scrollarsi di dosso etichette nient’affatto benevoli. «Non è più tollerabile assistere all'erogazione idrica con turni che superano i dieci giorni – scrive -. Tra l'altro, nelle nostre case arriva acqua certamente non potabile poiché straricca di sostanze calcaree che arrecano danni non solo alle stoviglie, agli impianti idrici delle dimore domestiche, agli elettrodomestici ma, soprattutto, all'organismo umano a rischio di gravi malattie».