RIBERA. Iscrizioni anomale e, con il congresso alle porte, il sospetto che tessere di partito siano intestate a defunti. A Ribera il segretario regionale dei Dem, Fausto Raciti, oggi ha deciso di commissariare il circolo e promette che non ci saranno sconti per nessuno. "Non vorrei però - aggiunge Raciti - che alcune notizie siano frutto di 'polpette avvelenate', lasciate sul campo da chi vuole sporcare l'immagine del Pd, magari avendolo già lasciato". La decisione arriva dopo che la Commissione provinciale per il congresso ha segnalato "anomalie nell'anagrafe degli iscritti", che riguarderebbero qualche dozzina di tessere. Il circolo di Ribera è guidato da Nino Tornambè, che ammette la presenza di qualche anomalia, ma chiama in causa il partito, secondo lui responsabile di aver gonfiato il numero degli iscritti. E in queste ore il segretario provinciale di Agrigento, Giuseppe Zambito, sta procedendo al controllo dell'anagrafe, non soltanto a Ribera. "Sul tesseramento in Sicilia non faremo sconti a nessuno - aggiunge Raciti -: bene hanno fatto il segretario provinciale di Agrigento e la commissione per il Congresso ad accendere i riflettori su alcuni circoli". Sulla vicenda era intervenuto in un tweet - rilanciato anche da Beppe Grillo - il vice presidente della Camera M5S Luigi Di Maio: "Ad Agrigento nelle liste degli iscritti Pd anche i defunti". Più che persone in carne e ossa, solo ossa. Almeno i morti lasciateli in pace".