CANICATTÌ. Tornano a salire, ma solo perché ci sono state più sedute d’aula e commissioni permanenti ma anche una parziale attribuzione adesso corretta, i gettoni di presenza liquidati ai consiglieri per l’ultimo trimestre dello scorso anno. Un aumento fisiologico visto che nel terzo trimestre 2016 c’è stata la pausa estiva e si era alle battute iniziali senza le commissioni permanenti. Per gli ultimi tre mesi dello scorso anno i gettoni riliquidati ammontano a 7.812,14 euro rispetto agli iniziali 7.256,42 euro calcolati cui vanno aggiunte le tre mensilità di indennità di carica riconosciute al presidente del consiglio Alberto Tedesco. Poco più di tremila euro in totale. Sulla scorta del nuovo calcolo quindi l’assegno più sostanzioso va ai consiglieri Silvia Li Calzi, Umberto Palermo, Liliana Daniela Marchese Ragona e Giovanni Rubino con 455,56 euro mentre a seguire con 423,02 euro troviamo il vice presidente Fabio Di Benedetto ed i consiglieri Maria Lo Giudice e Lillo Muratore. Sotto la quota dei 400 euro con 390,48 euro troviamo i consiglieri Diego Aprile e Rita Parla; con 325,40 euro i consiglieri Brigida Alaimo, Giuseppe Alaimo, Giangaspare Di Fazio, Ignazio Giardina ed Angela Lauricella. Ancora sotto quota 300 euro invece ci sono con 292,86 euro i consiglieri Francesca Cipollina, Fabio Falcone, Giuseppe Lo Giudice e l’ex presidente del consiglio Ivan Trupia. A seguire con un assegno da 260,32 euro il consigliere Evelyn Pendolino; con 227,78 euro i consiglieri Salvatore Carusotto, Angelo Cuva ed il terzo componente dell’ufficio di presidenza Luigi Salvaggio. Sotto la soglia dei 200 euro troviamo con 195,24 euro l’altro ex presidente Mimmo Licata che chiude l’elenco. La cura dimagrante con la ulteriore riduzione dei gettoni di presenza ha prodotto i suoi effetti anche se dall’amministrazione Di Ventura e di riflesso dal consiglio comunale qualcuno si sarebbe aspettato ben altro.