LICATA. Ieri a Palermo, oggi a Roma. Il sindaco di Licata, Angelo Cambiano sta facendo il giro delle stanze dei "bottoni" innanzitutto per spiegare cosa è successo negli anni in città e perché si è arrivati dopo 40 anni alle demolizioni di case costruite abusivamente sul mare. E poi per far si che il fenomeno venga trattato a livello nazionale perché sembra che sia soltanto una questione prettamente licatese. Ieri mattina il sindaco ha partecipato con i tecnici del Comune al tavolo regionale di confronto che si è svolto a Palermo, alla presenza del governatore siciliano Rosario Crocetta e dell' assessore Croce. Si sta cercando di approfondire la possibilità di dichiarare le case di pubblica utilità ed evitare l' azione immediata delle ruspe. In attesa che l' Assemblea regionale siciliana si occupi della legge di riordino delle coste. Ed è la moratoria che ne scaturirebbe che viene caldeggiata anche dal comitato perla tuteladellacasache martedì serasi è fatto sentire con un corteo che è partito da piazza Progresso ed ha attraversato le principali strade della città al grido "La casa è sacra e non si tocca". DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE