FAVARA. «Il Comune di Favara non doveva essere una casa di cristallo con i cittadini protagonisti delle scelte amministrative? Bugie! Il sindaco, in pieno delirio di onnipotenza, ha deciso tutto da sola e ha deciso per il dissesto». È l' incipit di una nota trasmessa alla stampa dai consiglieri di opposizione che non hanno mandato giù la via intrapresa dalla maggioranza a Cinque Stelle protesa a far dichiarare il default dell'ente.
La minoranza insiste: «Siamo di fronte ad un sindaco che non vuole assumersi alcuna responsabilità, che ha perso totalmente il senso della ragione, del confronto democratico, del contraddittorio civile e costruttivo, che vuole distruggere per costruire il niente». Frasi nient' affatto distensive che gettano benzina sul fuoco di una polemica che vede i "grillini" decisi a voltar pagina con il passato, in tal caso addossando agli amministratori precedenti la responsabilità del fallimento del Comune.
I consiglieri di opposizione sono convinti che quella del Movimento 5 Stelle sia una decisione insana, assunta in base a calcoli di convenienza politica, «una decisione - aggiungono - che mortifica e svilisce la dignità dei favaresi che dovranno subire l' onta ed il danno e che non meritano certamente una tale sciagura». Per questi motivi invitano il sindaco Anna Alba a prendere atto del proprio fallimento e, con senso di responsabilità, a rassegnare le dimissioni.
«Ed anche se il morto è morto, pur solo per atto dovuto e di cortesia -concludono - incontreremo le parti sociali e le associazioni di categoria per sentire l' umore ed il parere di tutti e spiegare le ragioni che portano a dire no al dissesto».
La risposta dell'assessore alle finanze Crocetta Maida è che, dopo le sbandate, non ci sono più le condizioni per rimettere in carreggiata l' ente. Per la componente della giunta Alba, a parlare sarebbero le carte e i numeri e non le opinioni e le interpretazioni.
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