AGRIGENTO. È la Cenerentola del terzo millennio. Ma non è un ente fantasma. È la Provincia regionale, cancellata dalla legge. Un ente che, però, sotto il nome di Libero consorzio comunale di Agrigento, continua ad esistere in maniera sostanziale ed a svolgere, seppur stringendo la cinghia, le proprie funzioni. E così farà fintanto che non arriverà la nuova riforma. «Non si tratta di un ente zombie - ha detto uno dei dirigenti, Amelia Scibetta, del Libero consorzio comunale - che non fanno niente. E' piuttosto un ente che non ha avuto più alcun trasferimento da parte della Regione e dello Stato ma che continua a lavorare, seppur in estrema difficoltà a causa delle risorse economiche che sono venute a mancare. Seppur al mini modelle sue forze economiche, il Libero consorzio comunale continua a svolgere le funzioni essenziali, ossia l' assistenza agli alunni con grave disabilità che frequentano le scuole di competenza provinciale, l' assistenza all' autonomia e alla comunicazione di questi alunni e quella igienico -sanitaria, nonché il trasporto. Ma svolgiamo anche le funzioni amministrative che garantiscono il funzionamento delle scuole e ci occupiamo dell' edilizia scolastica, della viabilità e dell' ambiente con la lotta, senza quartiere, a tutte le discariche abusive, occupandoci poi anche della classificazione delle strutture ricettive. Obblighi essenziali. Obblighi tutti esauditi. Mentre ciò- prosegue- che era discrezionale ai sensi della legge istitutiva, nella considerazione del fatto che l' ente non ha più risorse da potere investire non lo fa più. Sarebbe impossibile farlo». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE