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Ribera, due fotocamere contro chi getta rifiuti illegalmente

RIBERA. Tempi duri si preannunciano per quelli che l’assessore ai lavori pubblici avvocato Nino Firetto, sul quale grava prevalentemente il peso del funzionamento del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, continua a chiamare ”sporcaccioni”, cioè quei cittadini (e non che vivono a Ribera) e che non si curano di rispettare le ordinanze che vengono emesse sistematicamente dal sindaco Carmelo Pace per garantire la pulizia e il decoro della ”città delle arance”.

Firetto ha reso noto nei giorni scorsi alla cittadinanza e a quanti vi risiedono che sono state acquistate le due fotocamere che, volute “fortemente” dall'amministrazione comunale “crispina, verranno utilizzate – ha chiarito Firetto - “per la lotta contro coloro che utilizzano la nostra città come una discarica a cielo aperto”. “La scelta di procedere con questo acquisto – ha chiarito ancora l'assessore ai lavori pubblici riberese - è scaturita dal fatto che nell’ambito del territorio comunale si verificano numerosi casi di abbandono di rifiuti sia urbani, speciali e tossici.

Con questo strumento mobile si punta ad individuare e punire gli autori di questi illeciti. Andranno installate sui punti di maggiore criticità di abbandono dei rifiuti e serviranno a scoraggiare gli autori di tali atti, che purtroppo esistono e non sono neanche pochi”. Le zone che sono maggiormente “colpite” dagli abbandoni “selvaggi” di rifiuti, secondo i dati forniti dall'assessorato ai lavori pubblici, sono , quella sita in prossimità della “discarica” di via Scirinda, nei pressi, tra l'altro dell'isola ecologica, quella sita in contrada Musiti (sotto il cimitero), nel sottopassaggio di “Piana Grande”, nella piazza di santa Rosalia, nella zona di Spataro, nella contrada Castellana, nei pressi del fiume Magazzolo, ed in altri siti sia del territorio urbano che extraurbano e nelle borgate estive di Seccagrande e Borgo Bonsignore.

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